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9 Luglio 2015 (351 / anno XV)
il cammino /129
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“Pollino”, foto di Claudia Costa
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Camminare ragionando di alternative possibili
Abbiamo organizzato un cammino speciale, in poche ore, fuori programma, sarà dal 31 agosto al 4 settembre in Calabria, per arrivare a piedi alla Festa delle alternative possibili Fermata Calabria, organizzata da tanti amici con i quali stiamo costruendo una bellissima rete: Roberto Li Calzi e il suo pollaio di Galline felici, il Lo Faccio bene Cinefest (Laura, Lidia, conosciute in cammino in Sicilia), l’Italia che cambia di Daniel Tarozzi, e tanti altri. Come potevamo esserci? Arrivando in cammino! Arriveremo partendo dalle montagne, dal monte Pollino, un cammino selvatico per persone libere, dormendo all’aperto vicino alle sorgenti, fino a Civita Albanese, dove incontreremo il paese, raccoglieremo storie, assaggeremo cibi, ascolteremo musica, ci ristoreremo in un bed and breakfast e poi di nuovo in cammino nelle gole del Raganello, e la fiumara fino al mar Jonio, a Sibari, e i bagni mentre cammineremo l’ultimo giorno sulla spiaggia, per essere accolti a questa festa a Rossano, dove ci aspetta Cristiana Smurra, altra amica e produttrice consapevole. Il 5 la festa entra nel vivo, quindi i camminatori sono invitati a rimanere uno o due giorni, per parlare di economia solidale, alternative alla scuola, al mondo, alla cultura che non ci piacciono. Parlare per agire. La Compagnia dei Cammini sostiene il progetto, per cui i costi di questa camminata sono più bassi di un viaggio normale, date un occhiata alla scheda, se poi saremo in tanti il costo sarà anche più basso. Se non l’avete capito, la guida sarò io!
Ecco i dettagli della camminata dal Pollino a Rossano, dai monti al mare.
Luca Gianotti
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In questo numero:
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Toubkal: la più alta vetta del Nord Africa
Una settimana per buoni camminatori sulla catena dell’Atlante (Marocco), in carovana con le popolazioni berbere di montagna, alla scoperta del monte Toubkal e dei villaggi isolati che lo circondano. Dall’8 al 16 agosto.
Leggi il programma e unisciti al viaggio
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✔ 42 la risposta
Che bella trasmissione radiofonica! Speciale di Radio Città del Capo e Radio Kairos di Bologna della trasmissione “42” dedicata al camminare e alla Spirale della Memoria, tutta da ascoltare (intervista a Luca Gianotti, letture e commenti), anche la musica è molto bella (Angus & Julia Stone)!
Eccola, mettetevi comodi!
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✔ Adrenalina
C’è adrenalina che distrugge
L’adrenalina dell’io voglio
Io voglio arrivare, vincere, possedere
Io voglio vivere al massimo, sempre e comunque
Io voglio correre, la musica nelle orecchie e le scarpe firmate
Io voglio, scriteriatamente voglio
Perché voglio avere
Voglio che tutto sia a mia disposizione
Ho gli occhi più grandi della bocca
Anche se alla fine lo so, dentro di me lo so
Che chi troppo vuole nulla stringe
C’è adrenalina che salva
L’adrenalina dell’io sono
Io sono lento, dolce, profondo
Io accetto la vita, sapendo della morte
Io sono in cammino, m’incanto del mondo ed ho i piedi scalzi
Io sono, modestamente sono
Perché accetto di essere
Sono quel che sono
E sia quel che sia
Sono i piccoli passi e le piccole cose
E non so, assolutamente non so
Dove questo andare mi porterà
Guido Ulula alla Luna
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✔ Recensioni
Tutte le strade portano a noi. A piedi da Milano a Bari
Alcide Pierantozzi è un giovane scrittore emergente, che sinceramente non conoscevo.
Dalle foto sul web appare un uomo che tiene molto al suo look, e dal testo si capisce che appartiene alla Milano intellettuale, ha studiato filosofia teoretica e contemporaneamente ama i vestiti firmati e frequentare attori, cantanti e figli di attori famosi; anche se le sue origini, natali e letterarie, stanno tutte nella vita contadina dei nonni abruzzesi. Il su libro è l’ennesimo cammino in cui un non camminatore si misura con una esperienza per lui strana, andare a piedi da Milano a Bari lungo la Francigena. Con avventure e disavventure del caso. Pierantozzi scrive con ironia e sarcasmo, mischia realtà e finzione, racconta insieme al suo cammino la vita dei nonni e della sua infanzia in Abruzzo, crea poesia sulla vita rurale, gioca con gli strafalcioni di italiano della nonna.
Sul cammino non leggerete che Pierantozzi ha avuto una illuminazione spirituale, è un viaggio profano e dissacrante il suo, ma il cammino lo ha colpito, Alcide (o Arcito, come lo chiamava la nonna) arriva alla fine del suo cammino, e ci arriva cambiato, toccato.
Anche se a metà del cammino con grande sincerità scrive: “Elena mi dice che un osso del mio ginocchio sporge un po’ all’infuori e io ne rimango sconcertato. E comunque, se l’affinità tra noi due è evidente nell’ossessione per il fisico, non c’è nessuna comunanza di percezione rispetto all’ambiente. Elena è voluttuosamente rapita dal paesaggio; io, invece, non provo nulla. Ogni tot di chilometri siedo su un masso, bevendo acqua di cocco all’ananas e grattandomi la testa. Un profumo di menta selvatica fluttua su di me, scricchiolii misteriosi fluttuano lungo le rocce e dovrebbero farmi sentire perfettamente a mio agio, come una nota musicale persa e appena rientrata nello spartito. Ma va’, non scatta nulla. Mi spremo l’anima e non sento nulla.”
Durante il cammino Arcito ci diverte giocando sulle contraddizioni della via Francigena, un cammino che è rinato tentando di dar vita a una accoglienza e a cerimonie che realmente non le appartengono più da secoli. Ecco il divertente episodio della lavanda dei piedi, Pierantozzi non ci dice realmente dove è avvenuto, si inventa il nome di un rifugio e di una confraternita inesitenti:
“Non appena arriviamo una signora timorata di Dio si profonde in saluti cerimoniosi, quindi ci dice di toglierci le scarpe mentre versa da una brocca una gran quantità d’acqua benedetta dentro una bacinella – di plastica azzurra come quella usata da mia nonna per fare il bagno al cane. Romina retrocede nell’istante stesso in cui la donna immerge una mano nell’acqua per saggiarne la temperatura. “Io nun me la sento di famme lavà i pedi”, farfuglia sottovoce.
“Men che mai io!”, esplode a gran voce Elena. Guarda tu che strano. A questo punto informa la signora che abbiamo anche una macchina di scorta, con i bagagli dentro. Al che quella tira la mano fuori dall’acqua e, fremendo d’indignazione, ci guarda con aria disgustata. “Noi non ospitiamo i camminatori senza carico sulle spalle”, risponde gelida, “è poco rispettoso per chi crede davvero nello spirito del pellegrinaggio”.
Lettura consigliata a chi ama i giovani scrittori trentenni emergenti e vuole proprio vedere cosa succede a uno di loro se si mette in cammino, quali emozioni gli tira fuori, e per divertirsi con le contraddizioni della Francigena.
Alcide Pierantozzi – “Tutte le strade portano a noi. A piedi da Milano a Bari”, Laterza 2015 – 13 euro
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Walkaboutitalia, quando vince la speranza
Capita a volte di avere un “privilegio”. Io, in questo caso, ne ho avuti due. Il primo quando mi è stato portato da Torino, direttamente dall’autrice in bicicletta, questo libro; il secondo - che potete avere tutti, in verità - leggendolo.
Il libro di Darinka è tante cose, e chi si affretta a classificarlo come “diario di viaggio” commette un’enorme sciocchezza. Certo è il racconto, bellissimo, del viaggio durato oltre sette mesi che da Palermo l’ha portata a casa a Baveno, sul Lago Maggiore, come scrive lei “a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni”. Già di per sé questo potrebbe bastare.
Ogni viaggio, ogni esperienza, ogni momento di vita vissuta merita, se lo si fa con il cuore, di essere raccontato e quello che racconta lei - oltre che un’impresa incredibile - è un punto di vista sull’Italia e sugli italiani molto interessante e che, in un nordico come me, ha fatto nascere molti interrogativi.
Ecco il primo motivo per il quale Walkaboutitalia non può essere classificato come un semplice diario di viaggio anche se fatto in condizioni “estreme”, senza soldi e con l’incertezza del giorno per giorno: dove mangiare, dove dormire, come “sopravvivere” all’impresa. L’immagine che ci consegna sul meridione d’Italia è lontana anni luce da certi stereotipi. Però non è affatto reticente sui mille mali che affliggono il sud di questo paese. Una Sicilia che a leggerla dalle sue parole viene voglia di visitarla subito, anche solo per provare certi sapori, o la Calabria, dura e abbandonata, o la Puglia con le sue ferite aperte a partire dall’Ilva di Taranto.
C’è tutto questo e molto altro (e molte altre regioni italiane) in questo libro, ma c’è anche una ricerca interiore che Darinka fa, passo dopo passo, con il lettore. Perché quella ricerca, quel faticosissimo esercizio zen fatto in 2910 km ha trasformato l’approccio del suo viaggio e la percezione di sé e degli altri e ce la trasmette, riga per riga.
Per me, però, che conosco “la Dari” da quel giorno di luglio del 2001 quando incrociammo le nostre vite in uno stadio a Genova dopo l’uccisione di Carlo Giuliani, non c’è solo, lì dentro, parte della sua autobiografia, ma quella di un’intera generazione, la nostra. Disillusa da tante e troppo repentine sconfitte ma che, comunque, non si rassegna. Ognuno e ognuna prova a resistere come può: in mille forme diverse che lei, incrociandole per la sua strada, ha provato a raccontare, oltre a molte e molte altre.
Ecco perché, forse, ha deciso di raccogliere in una scatola con un’enorme orecchio attaccato sopra tanti bigliettini su cui sono scritti i sogni delle persone incontrate in questa avventura. Perché lei crede ancora nella speranza, nel desiderio di cambiare le cose e la vita. Per questo, sono certo, chi l’ha incontrata e chi leggerà questo libro non potrà che essere contagiato dalla sua energia. La stessa che avevamo quattordici anni fa e che mi fa dire, oggi come allora, che la rassegnazione è ancora e sempre un suicidio quotidiano. Pertanto questo libro è anche un ottimo antidoto per non rassegnarsi. Mai. Buona lettura.
Roberto Pietrobon (tratto da Alasinistra.org)
Darinka Montico – “Walkaboutitalia. L’Italia a piedi, senza soldi, raccogliendo sogni”, Edizioni dei cammini 2015 – 16 euro
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✔ Notizie dallo Zefiro in rotta ad Amorgos
Finalmente vento, finalmente il vento a gonfiare per ore le vele e a spingere Zefiro verso ovest verso le piccole Cicladi, verso Amorgos, incantevole isola del terzo oracolo della Grecia.
Montuosa, grande ma non troppo, ancora silenziosa anche se il turismo negli anni è giunto da queste parti.
Trent'anni fa più o meno quando ci arrivai per la prima volta da solo con la mia barchetta ebbi la strana sensazione di essere approdato su una terra forte, un'isola che poi si è sempre mostrata tale, per il sole, il vento, le case bianche e raffinate della chora, per i suoi abitanti, per il monastero nella roccia a strapiombo su un mare turchese.
Arrivando oggi sento ancora tutta questa energia, oggi qualcosa è cambiato in me, qualcosa che allora non consideravo, anzi non mi permettevo di fare, lasciare la mia casa galleggiante e andar per sentieri, al massimo piccoli spostamenti in un raggio all'interno del quale i miei occhi potessero inquadrare la piccola figura della barca all'ancora o in banchina. Oggi grazie a Tiziana e alla voglia che abbiamo di conoscere anche le viscere di un luogo, allontanarsi dalla barca è una possibilità.
Certo con le dovute cautele partiamo per cammini sulle isole, andiamo a scovare sentieri e luoghi lontani dalle coste, dal mare, ci inerpichiamo per montagne piene di ginestre in fiore, scopriamo sorgenti, vallate coltivate a dare manforte ad un'economia povera ma radicata. Scopriamo famiglie giovani che producono biologico, diamo economia a loro e non ai supermercati quando questo ci è possibile.
Diventa possibile quando dedichi tempo al luogo, quando i passi dei camminatori restano per più tempo in un luogo, quando la curiosità di conoscenza ti porta ad incontrare, quando decidi che il tempo rallenta.
Oggi Amorgos la vedo con occhi diversi e salire per un sentiero verso il monastero di Agios Georgios Valsamitis mi carica di felicità […]
(Il reportage di Peppe continua qui)
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Disponibilità posti al 9 luglio.
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Scarponi ideali per i nostri cammini
Da due anni consigliamo un modello di scarponi in pelle, pelle dentro e pelle fuori, molto leggeri e confortevoli, adatta anche a camminare in piena estate perché molto traspiranti, i Delta solo pelle della Scarpa. Per ora sembra che in Italia siano venduti solo a Torino, da Levrino/Tera Sport, ma la dotazione estiva è quasi terminata, perché molti di voi si sono organizzati e se li sono fatti spedire o sono andati a Torino: ci informano che sono rimasti solo 6 paia: 2 numero 37, 1 numero 44, 1 numero 45, 1 numero 46, 1 numero 47. Prossimo approvvigionamento in autunno. Noi sconsigliamo i modelli di scarponi con interno in Goretex, perché meno traspiranti, quindi vi invitiamo a cercare altri modelli analoghi (Scarpa per esempio produce i Ladakh solo pelle, più pesanti ma un classico da generazioni).
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✔ Chisciotte, il contadino che cammina per protesta
È diventato un eroe nazionale in Guatemala il contadino di 62 anni che ha camminato 200 km per protestare contro la corruzione dei funzionari e dei politici. Meno male che a noi in Italia non serve metterci in cammino per simili motivi, noi possiamo continuare a camminare solo per vivere allegri e spensierati!
Cammina sette giorni per protesta. Il contadino di 62 anni diventa un eroe in Guatemala
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✔ In bici con SloWays
La Via Francigena in bicicletta, da Siena a Roma
Nove giorni in bicicletta tra Piazza del Campo e Piazza San Pietro, lungo il percorso della Via Francigena toscana. Dallo spettacolo da cartolina delle strade bianche Senesi ai quartieri medievali di Viterbo, fino a raggiungere la città eterna attraverso l’incantevole Ciclovia del Tevere.
Leggi il programma
SloWays è il tour operator del Movimento Lento. Organizza viaggi in bicicletta lungo la Via Francigena e i principali itinerari italiani, con trasporto bagagli, noleggio biciclette ed e-bike. Visita il sito www.sloways.eu e iscriviti alla newsletter!
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Controsenso
Giovedì 9 luglio ore 17 a Tagliacozzo (Teatro Talia) tavola rotonda dal titolo “Raccontare il cammino” con Stefano Ardito, Fabrizio Pietrosanti, Luca Gianotti e il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Antonio Carrara. All’interno del Festival della comunicazione Controsenso
Passi nella neve
Per la decima edizione di Passi Nella Neve (teatrom, racconti, voci in Adamello), non solo letture e spettacoli ad alta quota, ma anche narrazioni in cammino! A guidare il pubblico saranno quest’anno Roberto Mantovani, Davide Sapienza e Franco Michieli. Iscrizioni al costo di 10 euro presso le ProLoco dei Comuni ospitanti.
Si comincia il 18 luglio, dal Passo del Tonale al Passo dei Contrabbandieri fino al Montozzo, con Roberto Mantovani. Qui la pagina facebook
Il cammino della biodiversità tra Velino e Gran Sasso
Sugli Appennini Centrali dal Velino al Gran Sasso, l’avventura della biodiversità. Anche la Compagnia dei Cammini sostiene e promuove il cammino organizzato da un gruppo di ricercatori ecologi italiani, impegnati nelle Ricerche Ecologiche di Lungo Termine sugli ecosistemi (Rete LTER-Italia).
Questo cammino si svolge sui monti dell’Abruzzo e unisce due siti LTER di alta quota, entrambi gestiti dal Corpo Forestale dello Stato, dal Monte Velino al Gran Sasso passando per L’Aquila. Percorre, prevalentemente a piedi, il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino Centrale, dai boschi misti, alla faggeta, alle praterie di alta quota, con elevatissimi valori di biodiversità. Si attraversano aree ad alto valore ambientale e turistico e due Parchi naturali, uno Regionale (Sirente-Velino) e l’altro Nazionale (Gran Sasso e Monti della Laga).
Si partirà il 29 luglio con attività sul Monte Velino, rilevamenti della vegetazione e osservazioni ornitologiche. I partecipanti saranno accompagnati da botanici, ornitologi e geologi lungo tutto il percorso. La giornata conclusiva del 1° agosto, sul Gran Sasso, vedrà uniti ricercatori, naturalisti dilettanti e volontari in uno studio intensivo sul campo (un “Bioblitz”), per determinare in 24 ore continuate tutte le specie vegetali e animali che vivono nell’area, contribuendo così alla definizione dello stato della biodiversità.
Tutti i dettagli qui: www.lteritalia.it/it/cammini/gransasso e alla pagina facebook
Corso di camminate consapevoli e meditative a settembre
Prossimo corso di Deep Walking con Luca Gianotti come docente: dal 10 al 13 settembre alla Fattoria di Vaira, in Molise, vicino al mare, luogo accogliente e ideale per un corso full immersion nel mondo del camminare (dettagli qui)
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✔ Lettere
« Camminare per me è un bisogno, camminare è l’unica cosa che mi rimette in pace con l’universo, non è solo trekking, non è la scampagnata domenicale… è Camminare!
Per questo è un enorme piacere offrire ospitalità e uno sconto del 10% sul soggiorno agli amici della Compagnia dei Cammini, associazione che ho scoperto un po’ per caso nel 2013 e con cui è sempre un piacere condividere momenti di Cammino importanti e intensi. »
Giovanna, La Terrazza dei Normanni, Palermo
(Ricordiamo a tutti che nella pagina Convenzioni si trovano tanti negozi e tante strutture ricettive che fanno sconti riservati ai soci della Compagnia dei cammini!)
« Vacanza perfetta!
Per la prima volta ho sperimentato la bellezza di mettere insieme l’andare a vela con il trekking. Geniale combinazione! Vivere la natura a 360 gradi è un’esperienza esaltante, un modo straordinario per conoscere un territorio.
Certo, le isole Egadi sono di una bellezza commovente dal mare e dall’alto dei suoi sentieri, peraltro ben segnalati e ben tenuti.
Certo, quella di Claudio Ansaloni è una guida esperta, paziente, disponibile, attenta, sempre colma di consapevolezza, ma anche stracolma di entusiasmo e gioia di vivere.
Certo, per una rara alchimia, i compagni di viaggio (tutti sconosciuti all’inizio) erano i migliori che si potesse sperare.
Tanti… ingredienti di qualità che hanno fatto di questo viaggio uno di quelli che mi porto dentro al cuore. E di viaggi ne ho fatti un pochino…
Mi piace segnalare soltanto alcuni dei momenti per me più ricchi di emozioni di questo viaggio nella meravigliosa terra di Sicilia:
il trekking lungo i pendii di Marettimo, tutti con la vista sullo splendido mare dell’isola, fino al Picco Falcone a 686 metri
la magia della penultima sera in rada a Favignana quando, quasi contemporaneamente, abbiamo assistito al meraviglioso tramonto del sole da un lato e alla levata di una luna piena rossa infuocata dall’altro.
Insomma, 10 e lode e un grande grazie! »
Pia (Bari)
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✔ Il video finale
Un filmato di 2’ della BBC One fatto di immagine spettacolari della natura atterverso il mondo, con colonna sonore What A Wonderful World recitata (più che cantata) da David Attenborough
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Direzione, redazione e copyleft: Luca Gianotti
con il contributo di Stéphane Wittenberg, Guido Ulula alla Luna, Maurizio Russo, Peppe D’Amore e tanti altri
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