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8 Febbraio 2016 (363 / anno XVI)

il cammino /141

Old-Fashioned Radio - JJ Galloway

J.J. Galloway, Old-Fashoned Radio, 2013, olio su tela

Una radio in cammino

Dopo 15 anni, l’appuntamento con le nostre riflessioni sul camminare raddoppia. A questa newsletter quindicinale si affianca una trasmissione radiofonica, sbarchiamo sulle frequenze radiofoniche! Si chiama L’arte del camminare, ed è condotta dal sottoscritto (ho sempre sognato di fare il DJ!). Citazioni, interviste, canzoni, notizie, tutto sul tema del camminare.
In realtà parlare di frequenze è errato, perché Radio Francigena è un progetto di web radio, una radio che trasmette via internet. Così non serve cercarla in FM, ma potete ascoltarla in tutto il mondo, collegandovi al sito www.radiofrancigena.com. Adesso in commercio ci sono anche delle bellissime radio internet, si usano con il wi-fi e si sente molto meglio che la radio che passa dall’etere. Abbiamo uno spazio di 15 minuti alla settimana, trasmesso in varie fasce orarie e ascoltabile in podcast all’orario che preferite, basta collegarsi a questa pagina: L’arte del camminare.

Potete già ascoltare le prime due puntate, la prima era di prova, dalla seconda ci siamo messi di impegno e contiamo di migliorare puntata dopo puntata! Aspettiamo i vostri pareri e consigli, scrivendo qui. Viva la radio!

Luca Gianotti

In questo numero:

Carso aspro e dolce

Fare un viaggio a Trieste e in Carso significa sfatare molti luoghi comuni, sulla storia, sul confine, sui confini… Non un trekking ma un cammino: un’esplorazione lenta, pensosa e gioiosa di un territorio che, in un fazzoletto di poca terra e molti sassi, presenta storie, leggende, particolarità naturalistiche, bellezze inconsuete, complessità, genti che parlano più lingue e hanno vissuto sotto più bandiere, genti schive e soprattutto accoglienti. Con Luigi Nacci come guida.

Ecco la scheda del viaggio, dal 9 al 13 marzo

✔  Cammino e medito

Da tanto mi rendo conto che camminando facilito la funzione del meditare.
Per meditare intendo quel vuoto della mente che predispone all’arrivo di intuizioni, idee nuove e impreviste, a volte anche profonde. Mete della riflessione che con uno sforzo volontaristico e razionale sarebbe difficile raggiungere.
Non è un’osservazione originale, visto che in tutte le epoche e culture chi ha voluto sviluppare a fondo la meditazione, ha spesso usato la pratica del cammino per accrescerne i risultati.

Ma perché questo avviene?
Credo sia legato alla ripetitività dei passi. Non a caso, anche con altre metodiche ripetitive, come il respiro o le preghiere e i mantra o la musica e danza ritmata, si ottiene una specie di trance che facilita l’arrivo allo stato meditativo.
Il trucco, ed è utile saperlo, è distrarre il pensiero razionale, quello meccanico e monotono e rimuginante. Con la razionalità otteniamo tante cose, legate alla volontà e alla precisione ad esempio. Ma non raggiungiamo delle sfere di percezione, diciamo più sensibili e sottili, più emozionali anche, e pure spirituali in particolari momenti estatici.
Occorre il coraggio di mettersi in cammino, di uscire dalla porta di una casa piena di abitudini e sicurezze, di mettere in discussione le chimere tecnologiche e virtuali che schiavizzano la nostra mente per effimere e banalissime questioni.

Ci sono tante parti di noi, e del mondo, che non conosciamo e meritano attenzione.
Già se sappiamo raccogliere ed ascoltare la saggezza dei sogni, siamo a un buon punto del sapere chi siamo e quali compiti abbiamo per vivere in armonia la nostra esistenza.
Se impariamo anche ad usare il camminare, non solo per piacere e benessere fisico, ma anche per affinare l’arte dell’andare oltre la logica ed il controllare ciò che ci sta attorno, ebbene, se facciamo questo esercizio di sensorialità con assiduità e chiarezza di intenti, otterremo un modo di stare al mondo sorprendente e ricco di soddisfazioni.

Il cammino è ricerca, è superamento dei limiti.
Il cammino è libertà di esplorare altre dimensioni del nostro essere.
E tutto in maniera naturale, perché la Natura ci ha dotato del camminare per andare nella distanza spazio temporale, e questo è del tutto evidente, ma anche per aiutarci in un viaggio più misterioso dentro noi stessi.

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Recensioni

La lumaca e il tamburo

Paolo Vittone, Elisa Iussig – La lumaca e il tamburo, Infinito Edizioni 2010Non è un libro novità, mi è stato segnalato da un amico, questo La lumaca e il tamburo di Infinito edizioni. È un libro pubblicato postumo nel 2010, Paolo Vittone era morto di cancro a 46 anni pochi mesi prima. Era un giornalista di Radio Popolare, redazione esteri, inviato nella guerra dell’ex Jugoslavia.

Sapeva di essere malato terminale, Paolo Vittone, e tra un ciclo di cure e l’altro si mise in cammino. Non per dimenticarsi della malattia, ché il cammino non ti consente facili evasioni. Il cammino ti fa sempre essere consapevole, e quindi presente a te stesso. Vittone lo sapeva bene. Ma si mise in cammino, da Trieste, per recuperare il tempo, il tempo per lui così prezioso. Fu Paolo Rumiz (che scrive l’introduzione al libro) a suggerirgli un cammino, e se subito sembrava azzardato per un uomo in quelle condizioni di salute, poi Vittone ha scoperto quanta forza gli venisse dal cammino, ce la faceva, e stava meglio, tanto che la malattia, seppur provvisoriamente, recedeva. Da Trieste Vittone ha camminato fino in Bosnia, la sua amata Bosnia (anche se con tratti in auto), passando per Slovenia e Croazia. La sua scrittura è delicata e profonda, dipinge con pochi tratti i luoghi e le persone, con sguardo empaticamente distaccato, coinvolto ma non troppo, se preferite.

Le ferite della guerra, di una guerra così vicina ma ormai dimenticata, che preferiamo dimenticare. I nazionalismi, gli integralismi, Vittone dipinge la parte sociale del territorio perché questo faceva, da giornalista. Ma dal suo ruolo di giornalista vuole smarcarsi, vuole vedere con occhio diverso, e quindi smette di ascoltare i discorsi delle persone, per fare vuoto dentro di sé, e lasciarsi baciare dagli elementi della natura. In questo modo recupera il tempo, e il senso della vita, la bellezza della vita, negli occhi gli rimangono ricordi intimi, lo sguardo acquoso del matto del villaggio, i profumi del bosco, la pioggia battente, il canto degli uccelli, uomini e donne dolci e accoglienti. I ricordi preziosi sono quelli delle emozioni, e valgono molto di più della cronaca o delle riflessioni socio-politiche. Ecco la grande scoperta di Vittone, che ci lascia in eredità questo piccolo scritto da leggere con cura.

Accompagnano il libro i disegni di Elisa Iussig, che ha seguito Vittone per la prima parte del viaggio in auto, giovane donna incinta. Disegni in bianco e nero, che rendono il libro ancor più poetico.

Paolo Vittone, Elisa Iussig – “La lumaca e il tamburo”, Infinito Edizioni 2010 – 12 euro

Disegno di Elisa Iussig

Un disegno di Elisa Iussig

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti all’8 febbraio

13-21 febbraio: La magica valle della DràaCompleto
20-27 febbraio: Sicani: la Sicilia dei mandorli in fioreCompleto
26-29 febbraio: Primavera nelle Cinque TerreCompleto
4-6 marzo: Asiago, sulle orme di Rigoni Stern, con Enrico Brizzi – Completo
4-7 marzo:
Primavera nelle Cinque Terre (Liguria) – gruppo II
guida: Roberta Ferraris
difficoltà: @@
2 posti
7-12 marzo:
Gozo: il cammino costiero (Malta) – Completo
9-13 marzo:
Carso aspro e dolce: fascino e mistero del confine (Friuli-Venezia Giulia)
guida: Luigi Nacci
difficoltà: @@
7 posti
16-20 marzo: Capri, l’isola delle sirene (Campania) – Completo
16-23 marzo:
In Salento a passo lento (Puglia)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@
8 posti
21-24 marzo:
Camminate di fine inverno a Monteriggioni (Toscana) – gruppo II
guida: Mauro Agliata
difficoltà: 1 orma leggera
12 posti
24-29 marzo:
Avventure del Gufo Gigi: dai colli livornesi al mare (Toscana)
guida: Massimo Montanari
Compagnia dei bambini
10 posti
24-31 marzo:
I monti Iblei, un lembo d’Africa in Sicilia
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @@
5 posti
25-28 marzo: Camminate di fine inverno a Monteriggioni (Toscana) – Completo
25-28 marzo: Tanària!Completo
26 marzo-3 aprile:
La valle della Dràa, il giardino ritrovato (Marocco)
guida: Said Zarrouk
accompagnatrice italiana: Marina Pisarello
difficoltà: @@
10 posti
26 marzo-3 aprile:
Madeira, l’isola giardino (Portogallo)
guida: Claudio Ansaloni
difficoltà: @
8 posti
2-9 aprile:
Suoni e sapori d’Aspromonte (Calabria)
guida: Andrea Laurenzano
difficoltà: @@
14 posti
5-9 aprile:
Langhe dei grandi vini (Piemonte)
guida: Roberta Ferraris
difficoltà: @
10 posti

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Salento a passo lento

È ormai un classico, uno dei cammini più amati dai camminatori. Una settimana di cammino nel tiepido clima salentino, dove a marzo i prati sono fioriti e si cammina in maglietta. Cammino con dislivelli molto modesti, in parte vicino al mare, affacciati sulle magnifiche scogliere da cui si vede l’Est, la Grecia e l’Albania, in parte nell’entroterra, tra oliveti, terrazzamenti, macchia mediterranea, muretti a secco e segni dell’uomo.
E la sera del 18 marzo si partecipa a una festa unica in Italia: le tavole di San Giuseppe. Con Luca Gianotti come guida.

Ecco la scheda del viaggio, dal 16 al 23 marzo

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✔  Lievi passi

“Il cammino – mio e forse di tutti noi – continua. Se siamo fortunati, nelle nuove stagioni porteremo con noi un bagaglio sempre più lieve, così irrilevante che alla fine ci si dimenticherà di averlo appreso.”
(Giorgio Boatti, Sulle strade del silenzio, Ed. Laterza, pag. 265)

Lievi passi
Perché il respiro
È corto
Ormai

È inutile marcare il territorio
Con gli arbitri del volere e dovere

Lievi passi

Servono per quel vicino traguardo
Meglio il silenzio che guarda al passato
Che grida bestiali ambiziose di chissaché

Lievi passi

Anche la tua voce mi dà noia
Eppure fino a ieri ti chiamavo amore
È il profondo del mondo che ora mi attira
Il sentirmi compagno delle moltitudini di ombre

Lievi passi

Per giungere fino a me
A quel niente o quel tanto
Che pretesi di essere

Perché il respiro
È corto
Ormai

Lievi passi
Lievi passi
Lievi passi

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Natural ExpoConferenza sull’arte del camminare a Forlì

Luca Gianotti terrà una conferenza all’interno della Fiera Natural Expo il 20 febbraio a Forlì dalle 11.30 alle 12.30. Dove? ForlìFiera (sala Goberti, padiglione A). La conferenza di Luca Gianotti ha il titolo L’arte del camminare: come il camminare può salvarvi la vita. Durante l’incontro Gianotti rifletterà sul potere terapeutico e sovversivo del camminare.
La Compagnia dei cammini sarà presente con uno stand per tutta la durata della fiera, quindi dal 19 al 21 febbraio. Venite a trovarci, qui potete stampare la cartolina per l’ingresso ridotto a 5 euro!

Venite a trovarci anche al Festival di Verona

Pura FestivalDomenica 14 febbraio ritorna a Verona Pura Benessere & Natura, il festival del benessere giunto alla terza edizione. 60 stand di prodotti naturali, etnici, artigianali, tra questi non poteva mancare la Compagnia dei Cammini! Venite a trovarci, a ritirare il libretto gratuito con i viaggi a piedi 2016, a farvi consigliare da Maurizio il viaggio che fa per voi. 32 eventi in una sola giornata, trattamenti benessere, medicina olistica, naturopatia, yoga, danze sufi, campane tibetane, massaggi per bambini dalle 10 alle 18 ce n’è per tutti. Costo biglietto 5 euro, bambini fino ai 12 anni gratis.

Chris prepara il suo cammino

Abbiamo già parlato della triste storia di Chris, che ha perso Marta e il bambino che portava in grembo, e gli è crollato il mondo addosso. Erano i due blogger di blogdiviaggi.com, lui ha deciso di mettersi in cammino, tutta l’Italia a piedi, dal Veneto alla Sicilia e ritorno in 242 giorni, visitando tanti ospedali e tanti altri luoghi per portare il suo messaggio, raccogliendo fondi per beneficenza, insomma Chris sta cercando di trasformare la tragedia e di fare qualcosa di utile. Ha fondato una associazione onlus, “Marta4kids”, la partenza del suo cammino è fissata per il 2 aprile, cerca ospitalità in cammino, e fondi perché non debba più succedere che una donna muoia incinta per complicanze che se diagnosticate possono essere curate. Ne riparleremo, per adesso vi invito a visitare il sito blogdiviaggi.com e la pagina facebook blog di viaggi, e capire come potete essere d’aiuto.

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✔  Lettere

Abbiamo ricevuto tante lettere di commento alla proposta di Luca Gianotti di provare a pensare a un lavoro che si liberi dagli spazi stretti degli uffici e si metta in cammino, ecco alcune di queste lettere.

« … o si cammina o si lavora. Non si possono fare due cose che assorbono tante energie contemporaneamente.
Il senso del cammino si perderebbe inevitabilmente se ci dovessimo dedicare ad un lavoro d’ufficio, che purtroppo richiede perlopiù una gran attenzione. Altra cosa è perdersi ad ammirare il paesaggio e quello che ci circonda…
cordialmente »
Tea

« Faccio una attività che mi permette di lavorare da qualsiasi luogo dove possa disporre di una linea telefonica e di una linea dati, quindi in condizioni estreme potrei lavorare con uno smartphone e un tablet.
Questo rappresenta x me una grande senso di libertà, nel senso che posso decidere di lavorare quando voglio, magari anche nel pieno della notte. E di questa libertà me ne vanto con gli amici che sono dipendenti e sono “obbligati” a lavorare in certe fasce orario, anche se un giorno non ne hanno voglia.
Però quest’estate ho fatto un trekking di 5 gg con gli asinelli e il telefono non ha mai avuto il segnale. Come già sapevo x esperienze precedenti, mi sentivo fuori dal mondo, ma è anche una sorta di purificazione. Ogni tanto fa bene, aiuta a vedere il mondo da una prospettiva diversa.
A dirlo è un amante della tecnologia, perché lavoro con quella (ma i social li amo il giusto…).
Cmq apprezzo l’esperienza dei tre di Milano, con dei colleghi la potrei anche valutare.
Va considerato che nel mio trekking ero con le mie bimbe, che sono più importanti del lavoro! »
Matteo

« Sempre bello leggervi!
Io ho fatto qualche esperienza di lavoro in mobilità, mentre si cammina: basta concentrare gli impegni e le telefonate alla mattina ed alla sera e si riesce bene, senza troppi problemi! Ed in questo modo si coniuga lavoro ed altre attività. »
Stefano

« Ciao Luca,
Ho letto il tuo intervento, tra l’altro in occasione di un momento grigio proprio a seguito del l’ennesima giornata rinchiusa nel grigiore di un ufficio, con scarsa possibilità di poter parlare, discutere, confrontarmi e quindi crescere.
Nella mia realtà di lavoro questa soluzione non è purtroppo applicabile, per lo più si tratta di inserimento dati e consulenza commerciale ma, dal momento che ho una laurea in comunicazione (come i protagonisti della tua storia), sai dirmi se ci sono aziende interessate a questo approccio?
Grazie per avermi aperto ad una nuova visione delle cose!
Un saluto »
Paola (Udine)

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✔  Il video finale

E se nel 2016 ci mettessimo d’impegno a fare un bell’orto naturale? Da dove partire? Da Masanobu Fukuoka, guardate questo piccolo documentario su di lui e sulla sua rivoluzione partita da un filo di paglia. Dove filosofia e coltivazione si uniscono. “L’uomo non produce nulla, è la natura che crea”.

Video Masanobu Fukuoka - Non far niente è il miglior metodo agricolo

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Direzione, redazione e copyleft: Luca Gianotti
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